Arrivati a Gressoney-La-Trinité, si parcheggia l’auto nei pressi della seggiovia di Punta Jolanda e, dopo aver attraversato il torrente su un ponte ad arco, ci si reca sulla destra orografica nei pressi dell’alimentari Welf da dove inizia il sentiero. La prima parte, piuttosto ripida, si sviluppa in un bosco di larici passando accanto ai resti di un’antica miniera di rame, la cui estrazione è stata sospesa nel 1941.
Poco dopo, il sentiero esce dal bosco e con qualche tornante si sposta a destra prima di raggiungere un pianoro dove è situato l’alpeggio di Hockene Stei (2313 m). Qui una sosta è d’obbligo. Nel cuore dell’estate è facile incontrare una mandria di mucche brucanti su pascoli fioriti che si affacciano sulla valle sottostante e che hanno come sfondo la catena del Monte Rosa. L’itinerario continua poi verso destra, attraversando in leggera salita un pendio erboso prima di voltare a sinistra e risalire un tratto più ripido e roccioso che conduce ad un colletto. Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare osservando la montagna dal basso, non si accede ad una cresta, bensì ad un pianoro di rocce e terra rossa che, salendo leggermente verso destra, porta alla vetta del Rothorn contrassegnata da una croce in ferro battuto. Il paesaggio circostante è magnifico: a nord il massiccio del Monte Rosa, a ovest la Testa Grigia (3315 m), ad est la veduta aerea dell’estremità superiore della Valle del Lys e a sud un ampio spazio ghiaioso disseminato di piccolissimi fiori dai colori particolarmente vivaci.
La discesa avviene lungo l’itinerario della salita.